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Quando arrivi a Napoli, non può mancare una visita in una delle piazze simbolo della città, Piazza del Plebiscito, già Largo di Palazzo.

Considerata uno dei simboli di Napoli, si trova alla fine di via Toledo, una delle vie famose per lo shopping. I napoletani la considerano un po’ come il quarto decumano. Partendo dal Museo Nazionale di Napoli, arriva con tutta la sua lunghezza, sino appunto a Piazza del Plebiscito.

Se ami camminare, è una piacevole passeggiata per arrivare in piazza. Ti potrai perdere tra i negozi, le pasticcerie e le chiese che si trovano lungo la sua strada.

Se invece vuoi arrivare li ed unire l’utile al dilettevole, facendo un giro tra le più belle stazioni della metropolitana di Napoli. Puoi prendere la metro linea 1 e ti troverai a Piazza Municipio.

Uscendo dalla metro, non potrai che rimanere a bocca aperta nel vedere, proprio lì a due passi uno dei castelli di Napoli, Castel Nuovo, ma conosciuto da tutti come il Maschio Angioino.

Arrivato in piazza avrai la sensazione che il suo colonnato, con al centro la Basilica di San Francesco di Paola, sembra volerti dare il benvenuto ed abbracciarti.  

Una piazza da una storia millenaria, come tutta la città di Napoli, che ha visto Re, scrittori e poeti.

I re vengono ricordati nelle nicchie della facciata di Palazzo Reale, ognuno racconta una grande ed immortale pagina di storia della nostra città.

Ma Napoli si sa, oltre alla storia conserva e racconta tanto folklore, ed ecco che a queste statue è legata una piccola storiella, che si tramanda di padre e in figlio, che voglio raccontarti.

La statua di Carlo V d’Asburgo, indicando con il dito verso il basso, sembrerebbe dire “Chi ha fatto la pipì qui a terra?”.  Carlo III di Borbone, risponderebbe indignato “No, non sono stato io” . Ma accanto a loro Gioacchino Murat, portandosi la mano al petto, confesserebbe “Sono stato io!”. Ed ecco che alla fine Emanuele II di Savoia, sfoderando la spada, esclamerebbe “Allora glielo taglio!”.

Perdendoti con lo sguardo li in fondo alla piazza, noterai che ci sono due statue equestri, una è di Carlo III di Borbone e l’altra è di suo figlio Ferdinando I, realizzate da Antonio Canova.

Legata a queste statue c’è un famoso gioco, anzi una sfida amichevole che viene fatta fare ad amici e a volte a qualche turista.

La “Sfida” consiste nell’attraversare la piazza bendati , partendo da Palazzo Reale, ed arrivare alle due statue, facendolo però in maniera rettilinea. Sembra facile, ma credimini mai nessuno è riuscito a farcela.

Da sempre è la piazza dei napoletani. Era luogo anche delle feste più importanti. Qui veniva alzato durante il carnevale, l’albero della cuccagna, da qui partivano i carri di cartapesta, per la festa di Piedigrotta. Qui avviene il concertone di fine anno. Ultimamente è stato luogo di esposizione di una delle opere di Jago Homless, Look Down”.

Una piazza viva che ha sempre rispecchiato gli umori del popolo napoletano e le vicende alterne della città. Prima di concludere la tua passeggiata arriva fino al piccolo belvedere. Li vedrai stagliarsi davanti a te il golfo di Napoli, e la sua montagna, il Vesuvio.

Dopo questa bella camminata, è arrivato il momento di una pausa, e cosa c’è di meglio che prendere un caffè in uno dei bar storici di Napoli, il Gran Caffè Gambrinus

Il Gambrinus, entra a far parte della storia di piazza del Plebiscito e di tutta la città, nell’ottocento, segnando con la sua nascita una parte importante della storia di Italia. Nacque come ritrovo non solo dei napoletani ma dell’elite culturale. Tempio della Belle Époque da qui sono passati personaggi storici come Gabriele D’Annunzio, che pare qui abbia scritto la poesia “A’ Vucchella”, Benedetto Croce, Matilde Serao, Eduardo Scarpetta, Totò e i De Filippo, Ernest Hemingway, Oscar Wilde, Jean Paul Sartre, e persino qualche membro di casa Savoia.

Allora cosa aspetti. Accomodati e prendi un bel caffè.

Magari lasciane uno sospeso, un piccolo gesto che abbiamo inventato, ma che ormai è diventato famoso nel mondo.

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